|  La Grande Dea  |  | 
| La Dea nella cultura neolitica giapponese (2.000 - 1.000 a. C.) | 
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| Dea, Giappone, 2.000 a.C. | Questa figura di Dea con lungo vestito, una cintura, con bocca spalancata, e sguardo al cielo. E' certamente una divinità femminile che deriva dalle veneri paleolitiche. | Questa statuina raffigura una venere con copricapo oppure una capigliatura molto eleborata. Il linguaggio stilistico è estremamente ricco di particolari. | 
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| Questa statuina affigura una donna, e 
        questo si deduce soltanto dai seni; non ha gambe; sembra vestita, e con 
        una sorta di cintura, in cui al centro c'è un buco ovale e verticale, 
        che si può interpretare come una vulva. | Frammenti 
        di statuine della stessa epoca | E' la raffigurazione una Dea (per i seni e per la vulva), ma ha, anche, le braccia che sembrano ali, e rimanda quindi alle figure di Dea-uccello dell'area mediterranea, in cui non ci sono le mani, mentre invece la gambe hanno i piedi. | 
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